Diario di un viaggio a Venezia, la patria del carnevale
Ho sempre avuto un’attrazione speciale per Venezia, città natale di Casanova, patria del Carnevale. Si tratta di un luogo pieno di colori, di sapori, di odori, caratterizzato da un carisma particolare per la presenza dell’acqua , delle gondole. Ha un fascino antico e sempre nuovo, un mondo magico che mi ha sempre rapita. Ho conosciuto questa città in vari periodi della mia vita, da bambina, come fidanzata… Ora cammino per Venezia come un’avventuriera in un “tour”, per la seconda volta, cogliendone in tal modo anche gli aspetti più segreti ed eccitanti.
I miei pensieri
Durante questo viaggio ho avuto l’opportunità di girare per la città tra le affascinanti maschere tradizionali, tra persone venute da tutta Italia e da tutto il mondo per divertirsi e per vivere quel “mondo alla rovescia” che spesso ricerchiamo anche in altri periodi dell’anno. Quando recitiamo o vestiamo i panni di altri è forse il momento in cui riusciamo meglio ad esprimere la vera natura di noi stessi. Il carnevale rappresenta in modo eccellente il mio spirito giocoso, ironico, il mio trasformismo e il mio esibizionismo. In questa occasione ho avuto la possibilità di incontrare molte persone in linea con queste mie caratteristiche e ho vissuto esperienze molto eccitanti.
Il buongiorno si vede dal mattino
Mi sono seduta per fare colazione nell’elegantissimo e storico Caffé Florian. Indossavo il mio costume da pirata, nero e giallo, corto e molto aderente… Gustavo lentamente il mio cappuccino… Il cameriere mi guardava con desiderio senza forse immaginare che potessi essere una escort. Quando mi sono alzata per andare alla toilette ho notato molti sguardi ammirati e curiosi che si posavano sulle mie curve. Dopo ho voluto esplorare la città a bordo di una gondola. E’ stato davvero molto eccitante osservare i canali, le antiche case, gli scorci. Il gondoliere mi guardava incuriosito osservando il mio costume sexy ma non eccessivo… Chissà se ha immaginato che in quel momento sulla sua gondola c’era una escort. Anche i passanti e i turisti mi guardavano con curiosità. Molti mi hanno salutata ammiccando e sorridendo e qualcuno mi ha festeggiata con coriandoli e stelle filanti.
Un caldo pomeriggio veneziano
Più tardi, verso metà pomeriggio, ho avuto un eccitantissimo e indimenticabile incontro con un gondoliere. Davanti ad un ottimo calice di prosecco ci siamo scambiati racconti, segreti e fantasie…..Io ero curiosissima di sapere che tipo di persone incontrasse sulla sua gondola, se avesse avuto esperienze eccitanti o trasgressive, che ruolo avessero le maschere per i veneziani….immaginavo che signore insospettabili vestissero i panni di antiche dame e coprendo il volto raggiungessero il loro amante segreto con la sua complicità… o intrattenessero una tresca anche con lui…..Oppure uomini distinti che, mascherati, gli offrissero un compenso più alto per raggiungere al più presto la loro amata passando per i canali più nascosti, magari dopo che da tempo erano già calate le ombre della sera…
Immersa tra le pagine
Per la serata avevo ricevuto un invito a cena in un ristorante tipico da un distinto signore veneziano, un gentiluomo d’altri tempi. Prima di cena, volendo rendere omaggio alla mia inesauribile curiosità intellettuale, mi ha fatto scoprire un angolo della città che non conoscevo…la famosa libreria Acqua Alta, una delle più belle originali al mondo. Per salvaguardare i moltissimi volumi dall’acqua che entra nel negozio, non ci sono mensole o scaffali ma gondole, canoe barchette e vasche.. Particolarissima è la scala di libri rovinati e destinati al macero che permette la vista sui canali… Il mio sguardo curioso e avido si è posato sui numerosi testi dedicati ai gatti, alle maschere e alle cortigiane, le escort di Venezia di altri tempi.
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